La dimensione che attraversa questa storia non appartiene del tutto al mondo fisico. Sogno, illusione, amore e odio, incubo e delirio si alternano in un carosello di situazioni in bilico tra reale e immaginario. Su quel bordo, in quello spiraglio metafisico, che è poi lo spazio dell’arte e della letteratura, trova sfogo la narrazione e il suo dispiegarsi al di sopra della gravità, oltre il visibile, dentro ciò che pensiamo di essere, per concederci ancora una volta il dono irrinunciabile del dubbio su chi siamo veramente, o su cosa siamo, su cosa esiste e cosa non esiste. Ed è proprio in questo spazio filosofico (non spaventatevi, la narrazione è fluida e scorrevole) entro il quale i diversi personaggi conquistano una loro autenticità.

Victoria non esiste di Massimiliano Stefano: la recensione

E’ una storia di sacrificio, di presenze e di assenze, di coraggio, quello che all’inizio solo l’adolescenza può donare, quando il mondo è bianco o nero e il compromesso non è un’opzione percorribile.

Il libro è pervaso da un senso di nostalgia di quegli anni che tutti abbiamo vissuto, delle speranze che abbiamo perso diventando grandi, di quello sguardo sognante, dei sentimenti totalizzanti che si vivono solo negli anni dell’adolescenza e che poi ci accompagnano come dolci ricordi per il resto della nostra vita sotto forma di nostalgia.

E’ una storia che coinvolge e diventa sempre più intensa pagina dopo pagina accompagnandoci ad un finale che ci lascia sbalorditi, come fossimo Alice caduta nella tana del Bianconiglio.

Claudio Nardella

Victoria non esiste: la trama

Inizio degli Anni ’80. In un freddo pomeriggio dei primi di dicembre, il tredicenne Paolo osserva in disparte i suoi compagni di scuola salire sull’autobus per tornare a casa. All’improvviso, una forte esplosione a qualche isolato di distanza sembra sconvolgere la sua vita. Paolo è convinto che il terribile scoppio nel cuore della città si sia portato via molti suoi compagni di classe, tra i quali Victoria, l’amica del cuore, che era comparsa quasi come un fantasma buono a consolare i giorni più tristi della sua infanzia. Ma chi è davvero l’enigmatica e sfuggente Victoria, per lui, allo stesso tempo, “la malattia e la medicina?”. Paolo lo scoprirà a poco a poco, in un lungo percorso irto di difficoltà, lottando contro le sue stesse paure e i “mostri” dell’età adolescenziale. Un viaggio fisico e metafisico che ha come sfondo la storia e la geografia della Trieste degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e che si spinge così in là da arrivare a spiegare che cosa significhi veramente amare una persona.

Victoria non esiste. All’improvviso, un’esplosione a Trieste
di Massimiliano Stefani
Infinito Edizioni
228 pagine
Genere: Narrativa

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