“Non chiedere perché ” è un libro di Franco Di Mare del 2015, basato su una storia che si sviluppa a Sarajevo, in piena guerra, nell’estate del 1992. Con la ferita di un matrimonio fallito ancora aperta, il protagonista, Marco De Luca è l’unico fra i suoi colleghi giornalisti ad aver accettato l’incarico di inviato per la televisione italiana in questo inferno.
Dopo un bombardamento su un orfanotrofio, Marco si precipita a realizzare un servizio. In quella camerata piena di culle, Marco rimane colpito da un’unica bambina bruna, tra tanti biondi. E proprio quella bimba dai capelli scuri lo spinge a inseguire, con un pizzico di follia, quello che a tutti appare un sogno irragionevole.
Questa storia ruota attorno a un formidabile atto d’amore che, a dispetto delle bombe e della burocrazia, si è potuto compiere grazie all’aiuto provvidenziale di due donne e alla determinazione incrollabile di un uomo. Il romanzo è stato finalista al Premio Bancarella e ha ispirato anche una fiction, “L’angelo di Sarajevo” con Giuseppe Fiorello. Il libro, come lo stesso Di Mare ha rivelato, è basato su una storia realmente accaduta, la sua storia, quella che lo ha visto inviato in Bosnia per circa tre anni, durante i quali ha deciso di adottare una piccola orfana di 10 mesi, Stella, oggi poco più che trentenne.
Un omaggio alla scrittura coinvolgente e al cuore grande di Franco Di Mare, sempre dalla parte dei deboli.
“Non chiedere perché” di Franco Di Mare: la trama del libro
Serve un pizzico di follia per inseguire, nella vita, quello che a tutti appare un sogno irragionevole. Questa storia si sviluppa a Sarajevo, in piena guerra fratricida della ex Jugoslavia, nell’estate del 1992, quando i cecchini sono appostati dietro ogni persiana, le granate dilaniano interi quartieri, persino arrampicarsi su un albero può essere letale: c’è chi muore perché non ha saputo resistere alla tentazione delle ciliegie. Con la ferita di un matrimonio fallito ancora aperta, Marco De Luca è l’unico fra i suoi colleghi giornalisti ad aver accettato l’incarico di inviato per la televisione italiana in questo inferno. Raccontare la complessità dei Balcani in novanta secondi al Tg è impossibile, perciò non resta che denunciare l’inaudita barbarie. Come quella del bombardamento sull’orfanotrofio, dove Marco si precipita a realizzare un servizio. Ma questa volta il filmato, paradossalmente, non ha nulla di drammatico. Come è possibile? In quella camerata piena di culle, Marco è rimasto colpito da un particolare che nessuno ha notato: c’è un’unica bimba bruna, mentre tutti gli altri sono biondi. E proprio quella bimba bruna lo spinge a inseguire, con un pizzico di follia, quello che a tutti appare un sogno irragionevole. Questa storia, ispirata a vicende realmente accadute, ruota attorno a un formidabile atto d’amore che, a dispetto delle bombe e della burocrazia, si è potuto compiere grazie all’aiuto provvidenziale di due donne e alla determinazione incrollabile di un uomo.