Le atmosfere di questo libro sono quelle di uno young adult con personaggi giovani, che vanno ancora a scuola. Le problematiche sono quelle che tutti noi abbiamo vissuto: amicizie, scontri famigliari, affetti, la voglia di affermarsi nel gruppo degli alunni più in vista per ottenere uno status, i primi amori, le prime esperienze con l’intimità. A queste si aggiungono le emozioni negative più disparate: il timore di essere rifiutati, quello di venir estromessi o bullizzati, la paura di perdere le amicizie o la famiglia e l’ansia di perdere le persone care o i punti di riferimento.

“Ci sarà sempre qualcosa da cui non potrò proteggerlo.”

Nulla sarà più come prima: recensione libro

Crescere vuol dire cambiare abitudini e, pur mantenendo dei punti fermi, ci si ritrova a cercare i propri spazi. Tra Finn e Autumn accade un’evento che li fa allontanare, la decisione avviene in modo quasi inconscio, ma la paura di perdere ciò che hanno è consapevole e tangibile.
La loro vita si svolge in parallelo, a scuola si comportano come estranei, ma nella vita privata hanno modo di intrecciare le loro strade molto più di quanto vorrebbero.
Sanno davvero cosa vogliono o dietro questa distanza si cela molto di più?

La sua rabbia mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo; la vedo così raramente. Per un attimo studio la sua posizione, i suoi occhi a fessura. Ricordo con precisione il tono della sua voce quando parlava. Tutto ciò che lo riguarda è importante. C’è un momento di silenzio. Alza gli occhi al cielo e sospira.

Considerazioni

Il primo capitolo ci mostra una scena del finale e per il lettore è chiaro fin da subito che non sarà una passeggiata. Con un’inizio così mi sarei aspettata una narrazione fitta, incalzante, ma così non è.
Il libro è composto da 89 capitoli, la narrazione è fatta da Autumn, in prima persona, che ripercorre la storia di entrambi, ne delinea i rapporti, i conflitti, le amicizie, gli amori e le esperienze che hanno vissuto insieme e separati. La sensazione è quella di leggere una cronaca dei fatti accaduti, senza emozioni, molto piatta se non in rari casi dove sembra esserci uno slancio.

La scrittura è basica, lineare, poco coinvolgente. A trascinarmi nella lettura è stato il desiderio di scoprire cosa e quando sarebbe avvenuta la svolta. Lo stesso linguaggi risulta troppo semplice e per nulla ricercato, in parte è giustificato dall’età dei personaggi, ma neanche quando entrano in scena gli adulti c’è un’evoluzione.

“Ecco un altro momento in cui uno di noi avrebbe potuto dire qualcosa, avrebbe potuto darci tempo, ma nessuno dei due lo ha fatto. Ci siamo guardati finché non sono più riuscita a sostenere lo sguardo.”

La sensazione è di trovarmi in un contesto di estrema superficialità anche nell’affrontare tematiche importanti che vengono quasi svalorizzate. Ero già vecchia da giovane e giunta alla mia età non riesco a passar sopra a determinate cose che mi saltano subito agli occhi. Pur comprendendo lo stato di Autumn, non riesco a comprendere del tutto le scelte dell’autrice che, dal mio punto di vista, minimizza troppo delle circostanze molto serie.
L’idea è di sicuro buona, ma lo svolgimento avrebbe meritato più impegno.

Al contempo mi rendo conto che questo libro potrebbe essere apprezzato da lettori giovani che verrebbero coinvolti da una storia vicina al loro quotidiano.
Come vi dico sempre: non fermatevi alle mie percezioni, leggete li libro e fatemi sapere cosa ne pensate.

Buona lettura!
Monica S.

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