Decisi di acquistare questo romanzo, un mese fa, perché mi colpì particolarmente il titolo e la trama: la possibilità di scoprire la cultura e la tradizione indiana mi incuriosì molto. Il romanzo ha soddisfatto le mie aspettative e vi consiglio di leggero, io ho pianto per il finale.
È ricco di spunti di riflessione e affronta tematiche, purtroppo, ancora attuali: la povertà, la fame, l’aborto spontaneo, culture e tradizioni chiuse e ostiche all’occidentalizzazione, la posizione subalterna delle donne, e infine la libertà, l’amore e l’amicizia. Tutto questo concentrato in soli 440 pagine!
Questo romanzo mi ha dato la possibilità di immedesimarmi in Jaya, ho sentito e provato il suo dolore e la sua disperazione per ogni aborto, mi sono sentita vuota e persa come lei. La vita è il dono più grande che ci sia, e la punizione più grande per una donna è non donare la vita, non accogliere nel proprio grembo il frutto più bello di tutti: l’amore. Jaya partirà per l’India, per ritrovare se stessa e ricostruire le proprie origini.
La cacciatrice di storie perdute: la recensione
È qui che inizia la storia di Amisha: una storia nella storia. Amisha era una scrittrice e il suo unico peccato era quello di voler essere se stessa. Quante volte diamo per scontato la nostra libertà? Io credo molte, e allora è per questo che vi consiglio di leggere la storia di Amisha, per rendervi conto di qual era la posizione della donna nel periodo della dominazione britannica in India. La donna era considerata una macchina per fare figli e veniva strappata dalla propria famiglia e ‘’venduta’’ al miglior acquirente in età molto giovane. Ella non aveva potere decisionale, doveva accettare il fato che gli dei avevano deciso per lei. Questo mi ha fatto molto riflettere, e ho ringraziato il cielo di essere nata in Occidente, di essere libera di essere ciò che voglio, di amare chi voglio. A incorniciare questa bellissima storia vi è una grande amicizia e un grande amore, che superano i confini della morte!
La cacciatrice di storie perdute: la trama
Jaya ha il cuore spezzato. Ha tentato a lungo di avere un bambino, ma dopo la terza gravidanza interrotta sta cominciando a perdere le speranze. Anche il suo matrimonio inizia a sfaldarsi e così, nel disperato tentativo di ritrovare sé stessa, decide di allontanarsi da New York per riavvicinarsi alle sue origini indiane. Non appena Jaya arriva in India viene immediatamente sopraffatta dai colori, dai profumi e dai suoni. Ogni cosa ha un fascino esotico, per lei, e ben presto il desiderio di riscoprire la cultura della sua famiglia prende il sopravvento. Ma ci sono segreti del passato a lungo taciuti che hanno il potere di influire sulle generazioni a venire. E così Jaya viene a conoscenza della storia di sua nonna e di un amore clandestino che è destinato a cambiare per sempre la sua vita. Solo dopo aver scoperto il coraggio e l’inarrestabile spirito di resilienza che hanno caratterizzato le donne della sua famiglia, infatti, Jaya si accorgerà di avere dentro di sé una forza che non avrebbe mai potuto immaginare di possedere.