Incredibile, ma vero. In quarant’anni, da quando ho imparato, non avevo mai letto Marcellino Pane e Vino. Qualche anno fa, ad un banco libri degli Esercizi Spirituali a Rimini, ho comprato il DVD per i miei figli e con sorpresa c’era anche il piccolissimo libro allegato. E’ rimasto sullo scaffale un pezzo, nella custodia insieme al film, tra cartoni Disney e super eroi Marvel.
In questi giorni mi sono decisa, in onore delle mie amiche con cui condivido la vita e anche una chat che, come foto, ha proprio il viso di Marcellino.
Marcellino pane e vino – Recensione del libro
Il film è bello, ma la breve storia di questo bimbo curioso è ancora più bella. Animo semplice, fiducioso, che tanto bene vuole ai frati con cui è cresciuto e a tutti gli esseri viventi creati dal buon Dio, tranne gli scorpioni. Marcellino è davvero disarmante, colpisce la sua felicità, mai intaccata sul serio (solo un pò quando perde l’unico amico trovato della sua età, Emanuele), ma desiderosa di un compimento. A Marcellino manca qualcosa, anzi qualcuno: sua madre, che non ha mai conosciuto.
Poi un giorno la grande scoperta: l’Uomo della soffitta. All’inizio spaventato, poi curioso di rivederlo, Marcellino comincia a frequentare l’uomo magrissimo della grande croce. Sa bene chi è: è il Signore. I due diventano amici e Gesù scende ogni volta dalla croce per sedersi a mangiare ciò che il bambino gli porta, soprattutto pane e vino.
Questa amicizia trasforma poco a poco il bambino che sempre più desidera la compagnia del crocifisso in cappella. Finché una sera accade un fatto incredibile: il Signore vuole ricompensare Marcellino per la sua bontà, vuole farlo felice. Il bambino non ha dubbi: vuole vedere sua madre e la madre di Gesù. Il Signore non può dire di no a un cuore così affidato e buono e porta Marcellino con sé in Paradiso.
Marcellino è dunque la storia di un miracolo, di un Gesù che scende ancora una volta tra gli uomini, che ama i cuori semplici come quelli dei bambini, che farebbe di tutto per renderli felici perchè ogni cuore, ancor più quello del piccolo amico, è fatto per la gioia eterna che solo il Signore sa dare.
Chiara Soldi